
Una serata di emozioni, talento e grande cucina ha segnato la conclusione della XXXII edizione del Concorso “Chicco d’Oro”, svoltasi nelle cucine del ristorante Taste of Earth.
Un appuntamento ormai storico, promosso dall’Associazione Cuochi Scaligeri in collaborazione con Ente Fiera di Isola della Scala.
Dieci chef in gara, un solo protagonista assoluto: il Riso Nano Vialone Veronese IGP, interpretato in piatti sorprendenti per equilibrio, ricerca e originalità.
A guidare la giuria lo chef Fabio Tacchella, affiancato da Davide Fiorio, Luca Fasoli, Vitangelo Galluzzi, Marcantonio Sagramoso e dalla segretaria di giuria Marina Grazioli.
Dopo una lunga giornata di assaggi e valutazioni, il verdetto finale ha premiato con la Medaglia d’Oro tre chef che si sono distinti per tecnica, gusto e creatività:
🥇 Ervin Baskimi – 91,20/100
🥇 Giancarlo Cammisa – 90,40/100
🥇 Luca De Biasi – 90,20/100
Ervin Baskimi ha ricevuto inoltre una menzione speciale, Premio Salvagno per l’uso sapiente dell’olio all’interno del piatto presentato in concorso.
“Quest’anno abbiamo avuto qualche defezione per malanni di stagione – ha commentato il presidente di giuria Fabio Tacchella – ma i dieci concorrenti in gara hanno portato creatività, ricerca e passione, con piatti davvero ricercati ed elaborati.”
Un entusiasmo condiviso anche dal presidente dell’Associazione Cuochi Scaligeri, Davide Fiorio, che ha sottolineato l’importanza di questo appuntamento come momento di crescita e confronto tra professionisti:
“È stato, come ogni anno, un piacere e un onore. Qui in associazione abbiamo colleghi che hanno partecipato ai primi concorsi e oggi si trovano sul tavolo della giuria. Con esperienza e competenza, possono offrire un punto di vista non solo personale, ma tecnico, per continuare a crescere e migliorare.”
Alla cerimonia erano presenti anche il Sindaco di Isola della Scala e il Direttore di Ente Fiera, che hanno rinnovato il loro sostegno a un’iniziativa capace di valorizzare il territorio e la professionalità dei cuochi veronesi.
Un’edizione che conferma ancora una volta come il “Chicco d’Oro” non sia solo una competizione gastronomica, ma una vera celebrazione della cultura del riso e della passione per la cucina d’autore.








